venerdì 23 dicembre 2016
giovedì 22 dicembre 2016
Compiti per le vacanze di Natale
Antologia: leggere e ripetere le fiabe di pag 108, 113, 115
e 117 e svolgere tutte le attività tranne il punto 2 di pag 119
Grammatica: svolgi gli esercizi di pag 83, 85, 87, 89 riguardando la teoria.
Buone feste a tutti!!!
Ci vediamo nel 2017!
martedì 20 dicembre 2016
Le nostre fiabe
I
tre prosciuttini
C'erano
una volta tre porcellini. Loro tre non avevano una casa per
proteggersi dal lupo, allora si costruirono tre case. Un porcellino
la costruì di paglia ma con un soffio il lupo la distrusse e si
mangiò il porcellino. Poi il lupo incontrò la seconda casa che era fatta di
legno, provò a buttarla giù con un soffio ma non ci riuscì, allora
prese una torcia e bruciò la casa e quando lo mangiò il porcellino era già
cotto. Infine arrivò alla terza casa, questa era fatta di mattoni e
non sarebbe bastato un soffio o incendiarla. Chiamò i suoi amici che
lo aiutarono a sfondarla. Il porcellino venne mangiato. Da quel
giorno i porcellini vennero chiamati i tre prosciuttini.
Francesco
Pascale.
TRE
PORCELLINI
C'erano
una volta tre porcellini molto affezionati ai propri genitori,ma ,un
giorno il padre si ammalò e morì. Dopo pochi
giorni morì anche la madre per sconforto. Il primo dei tre,il più
grande,essendo molto legato alla madre,dalla tristezza si tagliò un
braccio;
il
secondo dalla tristezza dalla morte del padre si tagliò un piede;e
il più piccolo si rese conto che senza genitori non poteva fare
niente quindi si tagliò le dita.
I
tre orfani per vivere furono costretti a costruirsi delle case.
Il
più grande, non avendo un braccio,non poté fare molto, allora si
costruì la casa di paglia.
Il
secondo, non avendo un piede la costruì
proprio come il suo bastone che aveva al posto del piede,di legno e
infine il più piccolo,non avendo sollo le dita di una mano,decise di
farla di mattoni quindi iniziarono il lavoro.
Nel
frattempo girava voce di un lupo molto feroce ed affamato che girava
nelle vicinanze e quando il primo lo corse a dire agli altri due:
-Il
lupo non mi mangerà,avrà paura di me e non riuscirà ad entrare
nella mia casa!-Poi il secondo porcellino rispose:
-Figurati,la
mia casa rispetto alla tua è molto più confortevole
e bella!-Poi continuò dicendo al terzo:
-E
tu?! Sei un' innocuo porcellino ti divorerà subito!-
Ma
esso rispose:
-Non
diciamo sciocchezze,qui sarete voi ad essere mangiati
dal lupo, e una volta divorati io prenderò il posto del re!-
E
con l'ultima parola la discussione finì.
Dopo
giorni e giorni le case furono finite e il lupo si presentò alla
casa del più grande,bastò solo un
piccolo soffio e la fece precipitare,a quel punto il
porcellino scappò ma il lupo lo prese e se lo mangiò. Poi si
presentò davanti alla casa del secondo,ma non bastò soffiare quindi
gli diede un calcio e crollò
quindi si mangiò il porcellino. Arrivato alla casa del
terzo non bastò dare un calcio,quindi prese un martello,la
distrusse e si mangiò il porcellino.
VITTORIA
&
MIKE
BAGIANA
HU
BIANCANEVE
E LA MATRIGNA
Un
giovane re, rimasto vedovo dalla prima moglie,aveva una bellissima
bambina che si chiamava Biancaneve, perchè la sua pelle era
chiarissima.
Suo
padre,il re, si risposò con una giovane donna che era molto cattiva
con Biancaneve,ma lei non voleva dirlo al padre perchè sapeva che
lui la amava molto, forse anche più di ciò che meritasse.
Un
giorno,infatti,la matrigna si stufò di governare il popolo
affiancata dal marito cosi',quella notte,lo accoltello nella sua
stanza e al suo risveglio avrebbe detto che dei ladri furono entrati
in camera e lo avevano ucciso,ma Biancaneve sapeva che la matrigna
stava mentendo e glielo aveva confessato cosi' la matrigna,con il
terrore che ella lo dicesse in giro,la fece rinchiudere dal suo
fratello nelle segrete più oscure del castello cosi' che nessuno l'
avrebbe più trovata.
Passarono
gli anni e Biancaneve diventava sempre più bella e la matrigna
sempre più vecchia,ma ella non temeva la morte perchè aveva un
potere malvagio che le permetteva di ridiventare giovane e bella
tutte le volte che voleva:poteva rubare le anime alle belle
fanciulle.
Un
giorno si mise a sedere sul suo enorme trono d'oro e a gran voce
disse:-
SPECCHIO,SPECCHIO
DELLE
MIE BRAME DIMMI
CHI
E' LA PIU' BELLA
DEL
REAME?
Lo
specchio magico si trasformò in un umano e le rispose:-Per ciò che
tutti possono vedere sei tu mia oh mia regina!Ma tu sai bene che al
mondo c'è una fanciulla assai più bella di te!-
La
matrigna ascoltandolo diventò furiosa, chiamò suo fratello e
gridò:-Non voglio più che quella sciagurata viva!!Voglio la sua e
la voglio adesso!-.
Suo
fratello andò a prenderla se ne innamorò e la chiese in sposa,ma
Biancaneve credeva che fosse una trappola, così prese un chiodo da
terra e lo infilò nel cuore, uccidendolo. Poi scappò.
Si mise a correre più che poteva con la speranza di trovare un'uscita ma invece andò a sbattere contro la matrigna:-Ma guarda chi si rivede dopo tutto questo tempo!- disse la matrigna-Non starai mica andando via, vero?Devo prima portarti in un posto!- la prese per i capelli e la portò nella stanza di suo padre,dove giaceva ancora il suo corpo, e poi le disse:-Anche tuo padre è stato ucciso da me!E adesso risuccederà la stessa cosa con te!-
Si mise a correre più che poteva con la speranza di trovare un'uscita ma invece andò a sbattere contro la matrigna:-Ma guarda chi si rivede dopo tutto questo tempo!- disse la matrigna-Non starai mica andando via, vero?Devo prima portarti in un posto!- la prese per i capelli e la portò nella stanza di suo padre,dove giaceva ancora il suo corpo, e poi le disse:-Anche tuo padre è stato ucciso da me!E adesso risuccederà la stessa cosa con te!-
In
un attimo le rubò l'anima e successivamente fece i portare i corpi
del fratello e di Biancaneve nella stanza in cui aveva anche tutti
gli altri corpi delle fanciulle a cui aveva rubato l'anima,poi corse
dallo specchio magico e riformulò la domanda;-
ALLORA
SPECCHIO
DELLE MIE BRAME
DIMMELO
ADESSO
CHI
E' LA PIU' BELLA DEL REAME?
Lo
specchio eseguì la sua trasformazione e rispose:-Adesso sei
certamente tu oh mia regina!-.
E
fu così che la malvagia matrigna vinse e regnò ancora per molti
secoli senza mai rivelare a nessuno ciò che aveva fatto.
Sofia
Meconcelli
La
gatta magica
Tanto tempo fa c’era un re, ormai vecchio,
che aveva tre figli e doveva cedere il regno a uno dei suoi figli, perciò
decise che avrebbe posto loro delle sfide per decretare il migliore e a
quest’ultimo lasciare il governo del popolo e il posto da re. Convocò i tre al
suo cospetto e disse loro:’’ Io sto per morire e il mio regno dovrà essere di
uno di voi, prima prova, portatemi i più
bei tessuti del mondo.”
Il figlio più
grande andò a est, il secondo ad ovest e il più piccolo andò dritto per la sua
strada. Viaggiarono alla ricerca del
desiderio del padre, per mesi e anni fino a quando il più giovane si imbatté in
un castello enorme, entrò e vide un gatto su un cuscino che riposava. Gli si
avvicinò e lo accarezzò , il gatto apri gli occhi, erano azzurri, grandi, il
gatto parlò e il ragazzo sconvolto disse:’’ tu sei un gatto magico? Allora mi
potresti aiutare a trovare il tessuto più bello di tutti?’’
“Certo” la
gatta allora fece apparire davanti agli occhi del principe un tessuto che non
era seta ne il più bel cotone del mondo, sembrava fatto di rugiada e era del
colore dell’acqua più pura che si possa vedere. Il principe tornò al castello dove
trovò i suoi fratelli, tutti avevano in mano dei tessuti diversi ma bellissimi
ma il re non poté che restare ammaliato dal tessuto del più piccolo, e la prima
prova la vinse lui. Intanto il principino passò molto tempo con la gatta e
divennero amici. La seconda prova consisteva nel portare la donna più bella del
mondo. Il principe allora si recò di nuovo dalla gatta e le disse ciò che aveva
chiesto. Allora la gatta gli disse:” Per questa prova dovrai buttarmi nel
fuoco” il ragazzo non volle ma la principessa lo seppe convincere. Il ragazzo
tra le lacrime buttò la gatta nel caminetto accesso, dopo pochi minuti dal fuoco si liberò la creatura più bella del
mondo. Una ragazza bellissima, il principe sgranò gli occhi la ragazza disse
che era sempre la gatta ma che per colpa di un incantesimo era rimasta qui per
anni, ora era libera. Il principe la portò al castello dove il padre disse che
era lei la fanciulla più bella di tutto il reame, così il più piccolo divenne
il re e si sposò con la fanciulla e vissero tutte felici e contenti.
Maria Fumi
Hansel
e Gratel (horror)
C'era
una volta una famiglia molto povera , il padre e i suoi due
figli . Il padre sposò una
donna
bella ma povera , così una notte il padre portò i suoi figli nella
foresta ; abbandonandoli là . Dopo molto cammino , i due bambini
arrivarono vicino ad una casa di marzapane . Li viveva una strega
molto anziana e molto furba . I bimbi decisero di entrare e la strega
offrì loro da mangiare . Dopo alcuni anni i bambini divennero molto
grassi , e la strega escogitò un piano Horror . Prese Hansel lo , lo
rinchiuse in una stanza buia ; lo addormentò e lo mangiò piano
piano : gli tagliò gli arti superiori e inferiori , la testa e lo
finì ; schizzò sangue da tutte le parti ,e la strega lo bevve per
cena . Mentre era in corso questa tortura , Gratel se ne stava
rinchiusa in una stanza a mangiare e mangiare,diventando sempre più
obesa . La strega quando un giorno le portò la cena, le diede una
forchetta di plastica ,invece che di ferro;il giorno dopo ,quando le
portò la colazione le disse:”Buongiorno cara!!Ti ho portato la
colazione!Appena avrai finito ,mostrami il dito indice ;” Perchè
la strega era quasi cieca e non vedeva bene. Allora Gratel prese la
forchetta di plastica e le mostrò il manico,la strega disse:” O
mio dio!!!! Qanto sei magra! Aspetta qui che ti porto il pre-pranzo e
la pre-cena!! “ Allora questa storia andò avanti per quasi otto
anni, finchè , dopo quasi esser diventata grande come la stanza ,
morì perchè il grasso di tutti quei cibi le si erano accumulati sul
cuore, avendo un tragico infarto.
E
così che finisce la favola di
Hansel
e Gratel ( HORROR)
JACQUELINE MARCHETTINI
Cappuccetto
Rosso e la sua fine
C'era
una volta una bambina molto bella. Sua nonna le voleva tanto bene e
sua mamma molto di più! Un giorno la mamma le fece un vestito rosso
e tutti la chiamarono Cappuccetto Rosso perchè le stava a
pennello.Un giorno la mamma le disse :<<Cappuccetto Rosso vuoi
portare la focaccia,le medicine e il vino alla nonna che sta male?!Mi
raccomando non andare nel bosco che c'è la strega!>> <<Si
non ti preoccupare mamma >>disse Cappuccetto Rosso.
A
un certo punto per strada vide dei fiori colorati, e, visto che a
lei i fiori piacciono molto, decise di pienare il cestino di fiori
colorati. A un certo punto sente un rumore pauroso e strano, alza gli
occhi e vide che era nel bosco e gridò piangendo :<<Aiuto!
Aiuto! Mi sono persa nel bosco!>> La strega la sentì e andò
da lei e disse :<<Che ci fa una bambina sola nel bosco?
>>Cappuccetto Rosso disse :<<mi sono persa per andare
dalla nonna dall'altra parte del bosco!>>la strega rispose
:<<So io la strada per andare dalla tua nonna ma te la dico a
una condizione facciamo una gara: tu vai dalla stada più corta e io
in quella più lunga così sarà pari!>>ma la strega non è
così buona come sembra, anzi ha fatto andare Cappuccetto Rosso per
la strada più lunga e sfaticante e piena di fiorellini mentre la
strega in una strada corta con poche curve.La strega arriva a casa
della nonna e entrò.La nonna dormiva allora la strega mise nella
pentola a cuocere la nonna e la legò almeno cuoceva bene.Dopo che
la strega ha mangiato la nonna arriva Cappuccetto Rosso, entra e vide
che la nonna (la strega travestita da nonna ) fece finta di dormire e
allora si addormentò anche lei. La strega la mangiò e si
riaddormentò per finta. Ill cacciatore di streghe come sempre andò
dalla nonna e entrò.La strega lo paralizzò e lo mise a cuocere, se
lo mangiò e andò a casa sua soddisfatta. La mamma di Cappuccetto
Rosso capì cosa era successo, andò dalla strega ma fece la stessa
fine della nonna,di Cappuccetto Rosso e del cacciatore!
LORENZO
RINALDINI
Cappuccetto
Rosso e il lupo assassino
C'era
una volta una bambina amata da tutti . Si chiamava Cappuccetto Rosso.
Un giorno la sua mamma le disse di andare a portare il cestino pieno
di frutta alla nonna , ma però raccomandandola di stare attenta al
lupo e per questo gli diede un fucile.
Lei
partì tranquilla con il suo fucile . A metà percorso sentì dei
rumori e sparò a caso e purtroppo finì le munizioni non colpendo
nulla. Ma qualcosa l' aveva sentita e era un lupo ma lei non l' aveva
visto. Il lupo la seguì e capì che andava dalla nonna. Lui sapeva
una strada più veloce e quindi la prese. Quando arrivò vicino la
casa della nonna vide la porta aperta e quando entrò vide la nonna
stesa sul pavimento con tutti i vestiti inzuppati di sangue e ad un
certo punto vide un lupo che le chiuse la porta per non farla
scappare e gli saltò addosso. Il lupo sbranò Cappuccetto Rosso. La
nonna e Cappuccetto Rosso morirono e il lupo le loro ossa le mise
vicino alla casa della mamma di Cappuccetto Rosso che quando uscì
vide le ossa e svenne e il lupo la mangiò.
ALESSIO FORTINELLI
Tom e Jerry
In una
piccola casetta abitava una famiglia che era molto felice, loro avevano un
gatto che si chiamava Tom. A Natale la famiglia fece l’albero e Tom stava sereno nella sua cuccia vicino al
fuoco. Qualche minuto dopo la famiglia va a fare i regali e così Tom rimane a
casa da solo. Dopo qualche secondo Jerry esce dalla stanza e va in cucina per
mangiare, però vedendo il gatto svegliarsi si nascose e quando uscì dal
nascondiglio c’era Tom che mangiava e Jerry con una padella lo colpì sulla
testa e così scappò con il cibo e lo mise dentro la piccola casetta però visto
che voleva altro cibo uscì dalla casetta ma c’era Tom che voleva mangiarlo e così si rincorsero per tutta la casa facendo cadere tutto quello che colpivano enel giro di venti minuti la casa era tutta in disordine e quando i padroni
tornarono Tom e Jerry scapparono e si nascosero dentro l’armadio e quando li
trovarono li picchiarono con una scopa
Cesare Barni - Luciano Acununei
CENERENTOLA
C'ERA
UNA VOLTA UNA BAMBINA CHE VIVEVA IN UNA CASA ENORME CON I SUOI RICCHI
GENITORI . SI CHIAMAVA ELLA , ED ERA UNA RAGAZZINA VIVACE E DOLCE ED
ERA SEMPRE GENTILE CON TUTTI , ALLORA PIACEVA A TUTTI . UN GIORNO SUA
MADRE SI AMMALò E POCO DOPO MORì . UN ANNO E MEZZO PASSò , E IL
PADRE RIPRESE MOGLIE . LA RAGAZZINA ERA MOLTO GENTILE CON LA SUA
MATRIGNA , MA LA DONNA ERA MOLTO CRUDELE CON LA BAMBINA E LA TRATTò
MOLTO MALE . LA SIGNORA AVEVA PORTATO CON LEI LE SUE DUE FIGLIE .
ERANO MOLTO BRUTTE E CATTIVE , ED AVEVANO LA STESSA Età DI ELLA .
GLI ANNI PASSARONO E LE DUE SORELLASTRE DIVENTARONO SEMPRE Più
INVIDIOSE DI ELLA . LA RAGAZZA DIVENTAVA SEMBRE Più BELLA OGNI ANNO
E LE DUE SORELLASTRE SEMPRE Più BRUTTE . UN GIORNO DISSERO A ELLA
CHE DA QUELL' ORA AVREBBE DOVUTO LAVORARE IN CASA . LA VESTIRONO DI
STRacci e lE fecero fARE TUTTI I LAVORI DOMESTICI.
UNA
SERA ARRIVO UN POSTINO E DIEDE ALLA MATRIGNA UNA LETTERA . LO PORTò
IN CASA , LO APRì E LO LESSE AD ALTA VOCE << CARE SIGNORE ,
VI INVITIAMO AL BALLO DEL PRINCIPE , CHE è ALLA RICERCA DI UNA
MOGLIE , INIZIERà DOMANI SERA E DURERà PER TRE GIORNI.
ORLA BREWER
martedì 22 novembre 2016
Le nostre favole
Un giorno,molto tempo fa,in una villetta con
giardino,abitava gatto con il suo padrone. Il gatto era nero e piccolo e
si divertiva a giocare inseguendo gli uccelli. Un giorno il gatto trova nel
giardino passerotto morto. Lo portò dal padrone che lo sgridò dicendo: -Brutto,cattivo,perché hai
ucciso il passerotto?-Il gatto risponde:-Non sono stato io!-Ma il padrone non
gli volle credere,allora il gatto gli chiese di seppellire il povero
passerotto. Così l’uomo
si accorse che il passerotto non era ferito,forse era morto per il freddo.
Allora
chiese al suo gatto scusa.
La morale è
questa:non bisogna mai fermarsi all'apparenza.
MIKE HU
Un passero e
un corvo vi stavano riposando su un ramo di un albero.
Ad un certo
punto,il corvo prese la parola e disse :-Ti ricordi quella volta che ti salvai
dal lupo,tu non eri cosciente combattei per te amico mio.-Il passero riconoscente:-Già
fratello-
Il corvo
pochi minuti dopo:-Io devo andare amico mio si sta facendo tardi-,e volò via.
Un’oretta
dopo,mentre il passerotto stava mangiando,arrivò una volpe che si chiamava
Petegola e già dal nome si capiva che era una chiacchierona.
La volpe
iniziò a parlare:-Ehi,ehi ho una notizia per te!-Il passero rispose:-Che cosa
c’è?-La volpe allora replicò:-Quel giorno non ti salvò il corvo ma il serpente?!-Il
passero stupito:-Cosa?Stai scherzando vero?-La volpe con voce tremante:-No non
scherzo-,e la volpe se andò.
Il passero
non dormì tutta la notte dallo stupore e dalla rabbia.
Il giorno
dopo ritornò il corvo e disse:-Amico mio come va?- Il passero con molta
rabbia:-Tu mi hai mentito!-Il corvo:-Ma di che cosa stai parlando?-Il passero
allora:-Smetti di fingere lo sai di cosa sto parlando,tu con me hai chiuso-.
Morale:le
bugie hanno le gambe corte
MATTIA
CHIARELLO
Il coniglio e la lucertola.
C’erano una
volta un coniglio e una lucertola. Il
coniglio era amato da tutti mentre la lucertola veniva disprezzata. Il coniglio
la prendeva in giro:
-Io sono più
bello di te!Tu sembri un cadavere!-Gli ripeteva ogni giorno. Allora un giorno
la lucertola gli disse:-Forse non sarò bella,ma so fare tante cose,ed è per
questo che mi porterai rispetto-.
-Quando vuoi
io aspetto-disse con disprezzo il coniglio. Dopo un po’ di tempo la lucertola
si rifece viva :
-Sono pronta
–disse al coniglio.
-Allora,che
cosa hai in mente di fare per vendicarti?!-disse il coniglio.
-Questo- la
lucertola balzò da un luogo alto e,come per magia quando atterrò gli si staccò
la coda,quest’ultima continuò ad agitarsi anche se staccata dal corpo. La coda
ricrebbe subito. Il coniglio rimase così
stupefatto e impressionato che si dimenticò della sua bellezza e finalmente
portò rispetto alla lucertola. Quella soddisfatta disse:
-Anche se
all’inizio non si vedono ognuno di noi ha un’abilità ,che non va tralasciata.
Non ci si
deve sentire più forti o belli degli altri quando ancora non si sa cosa sono in
grado di fare
Francesco
Bertoli
Il corvo e il passero.
Un corvo e un passero stavano parlando su un ramo di un albero e ad un certo punto il corvo disse:-anche io una volta avevo le piume colorate come le tue,però, un giorno, per mangiare un pezzo di carne, sono andato su un fuoco e mi sono bruciato tutte le piume- Eil passero gli rispose:-Ma se ti sei bruciato,è impossibile che sei sopravvissuto!Amico mio, le bugie hanno le gambe corte-.
IL CORVO E IL
PASSEROTTO
C'
ERA UNA VOLTA TANTO TEMPO FA IN UN BOSCO UN UCCELLINO MOLTO PICCOLO
E CREDULONE .UN GIORNO ARRIVO'
A CASA D EL PASSEROTTO UN
CORVO SCONOSCIUTO CHE COMINCIO' A
DIRGLI UN SACCO DI BUGIE , FACENDO IL PREPOTENTE . L' UCCELLINO COME
AL SOLITO CI CASCO'. AD UN CERTO PUNTO IL CORVO GLI DISSE CHE STAVA
MOLTO MALE E LA MEDICINA PER LA SUA MALATTIA ERA AL POLO NORD , COSI'
L'UCCELLINO , MOLTO SPAVENTATO SI MISE IN VIAGGIO . MENTRE VOLAVA
INCONTRO' UN ORSO POLARE E L'UCCELLINO APPENA LO VIDE GLI ANDO'
INCONTRO DICENDOGLI :”UN CORVO E' ENTRATO IN CASA MIA DICENDO CHE
STAVA MALE E CHE LA MEDICINA PER LA SUA MALATTIA ERA AL POLO NORD , E
VISTO CHE TU VIENI DA QUELLE PARTI, MI CHIEDEVO SE CONOSCEVI LA STRADA
“. L'ORSO SBUFFANDO DISSE :” TU SEI TROPPO CREDULONE E QUELL' UCCELLO E'
MOLTO PREPOTENTE. VIENI CON ME TI ACCOMPAGNO A CASA E TI
PROMETTO CHE GLI DARO' UNA BELLA LEZIONE “. COSI' L'UCCELLINO SALI'
SOPRA ALL'ORSO POLARE E SI DIRESSERO VERSO CASA DOVE C ' ERA IL
CORVO DISTESO PER TERRA CHE FACEVA IL MORTO . L' ORSO RUGGI' COSI'
FORTE DA SVEGLIARLO E IL CORVO APPENA LO VIDE SI ALZO' IN PIEDI E
DISSE :” MA IO NON TI AVEVO DETTO DI PORTARMI AL POLO NORD MA MI
DOVEVI PORTARE LA MEDICINA “ . MA L' ORSO STUFO DI SENTIRE QUELLE
PAROLE LO PRESE PER IL COLLO E LO SBRANO' POI INSODDISFATTO DISSE :”
QUESTO CORVO NON SOLO E' CATTIVO E PREPOTENTE , MA NON HA NEANCHE UN BUON SAPORE !”.
CHI E' PREPOTENTE FINISCE MALE
Francesca Trentini
La
Volpe “BLACK “ e il Lupo “BRAND”
Una
volta una volpe camminava tranquilla per il bosco ed a un certo punto incontra un lupo. Si
presentarono, la volpe disse :
“
Ciao sono Black la volpe “
Il
lupo rispose :
“Ciao
io sono Brand il lupo “
La
volpe disse al lupo :
“Andiamo
a dire bugie agli altri animali per procurarci cibo? “
Il
lupo disse :
“Certo , andiamo !”
Black
e Brand andarono in giro per il bosco prendendosi gioco degli altri animali,
ma dopo qualche giorno li scoprirono.
Black
disse agli altri animali:
“
La colpa è di Brand il lupo “
Ma gli alti non gli credettero e lo cacciarono dal bosco per sempre.
MORALE
: LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE .
Lorenzo
Colucci
LA
VOLPE PREPOTENTE
Era
una giornata come tutte le altre nel bosco delle meraviglie,il coniglietto
Bunny era uscito da scuola e stava tornando a casa, ma ad un certo punto sbucò
dal nulla una volpe che disse:
“Che
cosa ti è avanzato di merenda”. E il coniglio gli rispose:
“mi
è avanzato un pezzo di carota”.
E
allora la volpe prese il cibo e se ne andò. Il coniglio tornò a casa e spiegò
tutto ai suoi genitori. Il giorno seguente il coniglio uscì da scuola, ma
questa volta mangiò tutta la merenda, appena venne la volpe disse:
“CIAO,
che cosa hai portato di buono oggi?”.Il coniglio” NIENTE”.
E
allora la volpe gli disse che aveva una sorpresa per lui cioè voleva ucciderlo
e il coniglio gli rispose:
“No!,
cara volpe sono io ad avere una sorpresa per te!”. E allora uscirono da qualche
cespuglio i genitori di Bunny che lo presero per l’orecchio e lo portarono a
casa sua dove prese qualche ceffone.
“SE
FAI IL PREPOTENTE PRIMA O POI NE SUBIRAI ANCHE TE!”
Emiliano
Ambrogi
Il coniglio e la lucertola
C’era una volta un coniglio e una lucertola. Il coniglio si vantava che lui era
più alto e la lucertola gli disse:” LA lucertola sarà piu piccola ma è molto
forte!” Il coniglio non sapeva che dire, perché lui era stato sempre in gabbia con il fieno e allora racconta una bugia.
Dice che lui era molto più forte perchè aveva scalato una montagna e anche
aveva lottato con una lepre,ma non era vero. Allora arriva un altro animale, un
maialino e gli dice:”Che hai fatto tu nella tua vita?Il coniglio gli rispose: ”Io
ho preso un legno e poi ci ho camminato sopra.”Dopo arriva la lucertola e
racconta al maialino che a lei il coniglio aveva detto un’altra cosa, allora capiscono
che ha detto una bugia. Allora si dice che le bugie hanno le gambe corte.
LUDOVICO LOLLI
IL CORVO E IL PASSEROTTO
Tempo fa in un bosco c’era un
passerotto che ancora doveva imparare a volare. Mentre si esercitava un corvo
molto vanitoso ed egocentrico vide questo passerotto su un ramo di un albero
neanche tanto alto. Allora si avvicinò e gli disse :”Che ci fai lassù? Per caso
non sai ancora volare?” E il passero, che aveva ormai 9 mesi, disse:”Cosa? No!
Sono qui perché c’è un bel panorama.”
“Allora scendi, ti aspetto. Se non
vieni quaggiù vuol dire che non sai volare .” Disse il corvo. Il passero ormai
livido di rabbia per essere stato
umiliato si buttò in picchiata dal ramo ma , non sapendo volare, morì a causa
della caduta e il corvo si fece beffe di lui e se ne andò. Ecco perché è meglio
dire la verità se non ci vuoi rimettere le PENNE!!
Maria Fumi
Un coniglio e una lucertola
Un po’ di tempo fa un coniglio, vide
una povera lucertola camminare in mezzo al prato e le disse:”Ma guardati, sei
troppo piccola camminare in mezzo all’erba alta, vattene!” Ma la piccola
lucertola fece finta di niente e se ne andò per la sua strada. Il coniglio
disse tra sé e sé: “ Povera piccola illusa credi di poter camminare in mezzo
all’erba alta, piccola com’è non può
fare niente !”
IL giorno seguente la lucertolina si
mise di nuovo a camminare nell’erba alta, le piaceva camminare lì perché era
tutto tranquillo e silenzioso. Ma l’unico problema era che quel coniglio era
sempre lì in mezzo alla sua strada,
pronto a prenderla in giro per le sue dimensioni:” Uffa! E’ sempre lì ad
aspettarmi per prendersi gioco di me, ora ci penso io”
Andò da lui tutta infuriata per
dirgli:” Senti tu mi hai davvero stufato, non è che se io sono piccola vuol
dire che non abbia qualità, anzi, chi è piccolo può fare molte cose che tu non
ti immagini!” Il coniglio capì dell’errore che aveva fatto e le chiese scusa
subito. Fatta la pace il coniglio imparò la lezione, che sotto valutare le
persone è una cosa ingiusta!
Nadia Aly
IL CONIGLIO E LA LUCERTOLA
C’era
una volta un coniglio che adorava arrampicarsi sugli alberi. Era sempre molto
vivace e energetico. Un giorno
splendente di primavera il coniglio si era messo ad arrampicarsi su un albero molto
antico e alto qualche centinaia di metri. Il coniglio continuò a salire giorno
e notte, senza pause. Due giorni dopo, arrivò alla cima e da lassù,sembrava di
vedere tutto il mondo. Si sedette sopra ad un ramo e guardò in giro, incantato.
Pochi secondi dopo sentì una voce << Che ci fai qui ? >> la voce
proveniva da la sua testa. il coniglio si alzò di soprasalto . << Scusa,
non volevo disturbarti >> la lucertola sorrideva << che bel coniglietto,
però più bello di me non sei >> la lucertola
Orla Brewer
DUE
ANIMALI SI INCONTRANO IN UN BOSCO
UNO DEI DUE SI COMPORTA DA
PREPOTENTE
Un
giorno una puzzola e un cervo si incontrarono in un bosco.
Appena
il cervo vide la piccola puzzola fece un salto indietro e si mise a
urlare e poi disse:
-Tu
sei un animale odioso che tutti detestano perchè con il tuo
odoraccio rovini l'aria che tutti gli animali respirano!-.
La
povera puzzola si dispiacque molto nel sentire le parole del cervo
così rispose:-Non è affatto giusto!Non è colpa mia se emano un
cattivo odore!E' la mia natura e non posso di certo cambiarla!!!-.Il
cervo si arrabbiò e con un calcio la scaraventò dentro ad un lago.
Un
giorno il cervo stava passeggiando vicino ad un pascolo di mucche e
ad un tratto inciampò in una radice di un albero e finì in una
montagna di feci.
Appena
la puzzola lo vide andò verso di lui e disse:-Hai visto!?Ora non
sono solo io a emanare un cattivo odore e a rovinare l'aria che tutti
gli animali respirano!-
Così
il cervo se ne andò per poi non tornare mai più.
La
morale della favola è che non si giudicano le persone diverse da te.
Sofia
Meconcelli
C'era
una volta una lepre che si credeva la più veloce della foresta,così
un giorno mentre si vantava con un suo amico arrivava una lucertola e
gli disse :<<hey lepre,smetti di vantarti soltanto perché sei
veloce!>>La lepre disse:<<Quindi vuoi dirmi che vuoi fare
una gara?>>La lucertola disse:
<<Si,ti
voglio sfidare!>>.Il giorno seguente questi due animali si
sfidarono in una corsa,il passerotto disse:<<Tre!Due!Uno!VIA!!!!!>>I
due animali partirono e la lepre era in vantaggio,dopo iniziata la
gara la lucertola cascò però la lepre continuò a correre,quando
era davanti al traguardo era stanca si addormentò,la lucertola era
lontana dall'arrivo non facendola con le gambe iniziò a rotolare
finché arrivò davanti alla riga dell'arrivo così svegliò la
lepre, ma ormai la lucertola aveva vinto ,la lucertola gli disse:
<<Visto
che anche gli animali più lenti di te ti possono battere>>.
Cesare Barni
C'era
una volta un coniglio e una lucertola.Il coniglio si vantava sempre e
diceva:<<Io sono la più forte di tutti e la più veloce>>.La
lucertola non la ascoltava. Dopo tanti giorni che il coniglio non la
lasciava in pace,decise di sfidarla:<<Ti voglio sfidare>>disse
la lucertola e il coniglio:<<Vabbene,vediamo chi è il più
forte>>Incominciarono con una serie di pugni,perché volevano
vedere chi resisteva di più,poi gli addominali,per vedere chi si
stancava prima e alla fine una corsa,per vedere chi era più
veloce.In tutto questo la lucertola vinse,e il coniglio gli porse le
sue scuse :<<Vi porgo le mie scuse per essere stato così
sciocco>>e la lucertola disse:<<Vabbè non fa niente e
così fecero la pace.Così chi si vanta troppo,alla fine rimane
fregato.
Ayoub Jelassi
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