giovedì 22 dicembre 2016

Compiti per le vacanze di Natale

Antologia: leggere e ripetere le fiabe di pag 108, 113, 115 e 117 e svolgere tutte le attività tranne il punto 2 di pag 119
Grammatica: svolgi gli esercizi di pag 83, 85, 87, 89 riguardando la teoria.


Buone feste a tutti!!!




Ci vediamo nel 2017!


martedì 20 dicembre 2016

Le nostre fiabe

I tre prosciuttini
C'erano una volta tre porcellini. Loro tre non avevano una casa per proteggersi dal lupo, allora si costruirono tre case. Un porcellino la costruì di paglia ma con un soffio il lupo la distrusse e si mangiò il porcellino. Poi il lupo incontrò la seconda casa che era fatta di legno, provò a buttarla giù con un soffio ma non ci riuscì, allora prese una torcia e  bruciò la casa e quando lo mangiò il porcellino era già cotto. Infine arrivò alla terza casa, questa era fatta di mattoni e non sarebbe bastato un soffio o incendiarla. Chiamò i suoi amici che lo aiutarono a sfondarla. Il porcellino venne mangiato. Da quel giorno i porcellini vennero chiamati i tre prosciuttini.




Francesco Pascale.



TRE PORCELLINI
C'erano una volta tre porcellini molto affezionati ai propri genitori,ma ,un giorno il padre si ammalò e morì. Dopo pochi giorni morì anche la madre per sconforto. Il primo dei tre,il più grande,essendo molto legato alla madre,dalla tristezza si tagliò un braccio;
il secondo dalla tristezza dalla morte del padre si tagliò un piede;e il più piccolo si rese conto che senza genitori non poteva fare niente quindi si tagliò le dita.
I tre orfani per vivere furono costretti a costruirsi delle case.
Il più grande, non avendo un braccio,non poté fare molto, allora si costruì la casa di paglia.
Il secondo, non avendo un piede la costruì proprio come il suo bastone che aveva al posto del piede,di legno e infine il più piccolo,non avendo sollo le dita di una mano,decise di farla di mattoni quindi iniziarono il lavoro.
Nel frattempo girava voce di un lupo molto feroce ed affamato che girava nelle vicinanze e quando il primo lo corse a dire agli altri due:
-Il lupo non mi mangerà,avrà paura di me e non riuscirà ad entrare nella mia casa!-Poi il secondo porcellino rispose:
-Figurati,la mia casa rispetto alla tua è molto più confortevole e bella!-Poi continuò dicendo al terzo:
-E tu?! Sei un' innocuo porcellino ti divorerà subito!-
Ma esso rispose:
-Non diciamo sciocchezze,qui sarete voi ad essere mangiati dal lupo, e una volta divorati io prenderò il posto del re!-
E con l'ultima parola la discussione finì.
Dopo giorni e giorni le case furono finite e il lupo si presentò alla casa del più grande,bastò solo un piccolo soffio e la fece precipitare,a quel punto il porcellino scappò ma il lupo lo prese e se lo mangiò. Poi si presentò davanti alla casa del secondo,ma non bastò soffiare quindi gli diede un calcio e crollò quindi si mangiò il porcellino. Arrivato alla casa del terzo non bastò dare un calcio,quindi prese un martello,la distrusse e si mangiò il porcellino.

VITTORIA & MIKE
BAGIANA HU


BIANCANEVE E LA MATRIGNA
Un giovane re, rimasto vedovo dalla prima moglie,aveva una bellissima bambina che si chiamava Biancaneve, perchè la sua pelle era chiarissima.
Suo padre,il re, si risposò con una giovane donna che era molto cattiva con Biancaneve,ma lei non voleva dirlo al padre perchè sapeva che lui la amava molto, forse anche più di ciò che meritasse.
Un giorno,infatti,la matrigna si stufò di governare il popolo affiancata dal marito cosi',quella notte,lo accoltello nella sua stanza e al suo risveglio avrebbe detto che dei ladri furono entrati in camera e lo avevano ucciso,ma Biancaneve sapeva che la matrigna stava mentendo e glielo aveva confessato cosi' la matrigna,con il terrore che ella lo dicesse in giro,la fece rinchiudere dal suo fratello nelle segrete più oscure del castello cosi' che nessuno l' avrebbe più trovata.
Passarono gli anni e Biancaneve diventava sempre più bella e la matrigna sempre più vecchia,ma ella non temeva la morte perchè aveva un potere malvagio che le permetteva di ridiventare giovane e bella tutte le volte che voleva:poteva rubare le anime alle belle fanciulle.
Un giorno si mise a sedere sul suo enorme trono d'oro e a gran voce disse:-
SPECCHIO,SPECCHIO
DELLE MIE BRAME DIMMI
CHI E' LA PIU' BELLA
DEL REAME?

Lo specchio magico si trasformò in un umano e le rispose:-Per ciò che tutti possono vedere sei tu mia oh mia regina!Ma tu sai bene che al mondo c'è una fanciulla assai più bella di te!-
La matrigna ascoltandolo diventò furiosa, chiamò suo fratello e gridò:-Non voglio più che quella sciagurata viva!!Voglio la sua e la voglio adesso!-.
Suo fratello andò a prenderla se ne innamorò e la chiese in sposa,ma Biancaneve credeva che fosse una trappola, così prese un chiodo da terra e lo infilò nel cuore, uccidendolo. Poi scappò.
Si mise a correre più che poteva con la speranza di trovare un'uscita ma invece andò a sbattere contro la matrigna:-Ma guarda chi si rivede dopo tutto questo tempo!- disse la matrigna-Non starai mica andando via, vero?Devo prima portarti in un posto!- la prese per i capelli e la portò nella stanza di suo padre,dove giaceva ancora il suo corpo, e poi le disse:-Anche tuo padre è stato ucciso da me!E adesso risuccederà la stessa cosa con te!-
In un attimo le rubò l'anima e successivamente fece i portare i corpi del fratello e di Biancaneve nella stanza in cui aveva anche tutti gli altri corpi delle fanciulle a cui aveva rubato l'anima,poi corse dallo specchio magico e riformulò la domanda;-
ALLORA
SPECCHIO DELLE MIE BRAME
DIMMELO ADESSO
    CHI E' LA PIU' BELLA DEL REAME?
Lo specchio eseguì la sua trasformazione e rispose:-Adesso sei certamente tu oh mia regina!-.
E fu così che la malvagia matrigna vinse e regnò ancora per molti secoli senza mai rivelare a nessuno ciò che aveva fatto.

Sofia Meconcelli

La gatta magica
Tanto tempo fa c’era un re, ormai vecchio, che aveva tre figli e doveva cedere il regno a uno dei suoi figli, perciò decise che avrebbe posto loro delle sfide per decretare il migliore e a quest’ultimo lasciare il governo del popolo e il posto da re. Convocò i tre al suo cospetto e disse loro:’’ Io sto per morire e il mio regno dovrà essere di uno di voi, prima prova,  portatemi i più bei tessuti del mondo.”
Il figlio più grande andò a est, il secondo ad ovest e il più piccolo andò dritto per la sua strada. Viaggiarono  alla ricerca del desiderio del padre, per mesi e anni fino a quando il più giovane si imbatté in un castello enorme, entrò e vide un gatto su un cuscino che riposava. Gli si avvicinò e lo accarezzò , il gatto apri gli occhi, erano azzurri, grandi, il gatto parlò e il ragazzo sconvolto disse:’’ tu sei un gatto magico? Allora mi potresti aiutare a trovare il tessuto più bello di tutti?’’
“Certo” la gatta allora fece apparire davanti agli occhi del principe un tessuto che non era seta ne il più bel cotone del mondo, sembrava fatto di rugiada e era del colore dell’acqua più pura che si possa vedere. Il principe tornò al castello dove trovò i suoi fratelli, tutti avevano in mano dei tessuti diversi ma bellissimi ma il re non poté che restare ammaliato dal tessuto del più piccolo, e la prima prova la vinse lui. Intanto il principino passò molto tempo con la gatta e divennero amici. La seconda prova consisteva nel portare la donna più bella del mondo. Il principe allora si recò di nuovo dalla gatta e le disse ciò che aveva chiesto. Allora la gatta gli disse:” Per questa prova dovrai buttarmi nel fuoco” il ragazzo non volle ma la principessa lo seppe convincere. Il ragazzo tra le lacrime buttò la gatta nel caminetto accesso, dopo pochi minuti  dal fuoco si liberò la creatura più bella del mondo. Una ragazza bellissima, il principe sgranò gli occhi la ragazza disse che era sempre la gatta ma che per colpa di un incantesimo era rimasta qui per anni, ora era libera. Il principe la portò al castello dove il padre disse che era lei la fanciulla più bella di tutto il reame, così il più piccolo divenne il re e si sposò con la fanciulla e vissero tutte felici e contenti.


Maria Fumi

Hansel e Gratel (horror)

C'era una volta una famiglia molto povera , il padre e i suoi due figli . Il padre sposò una
donna bella ma povera , così una notte il padre portò i suoi figli nella foresta ; abbandonandoli là . Dopo molto cammino , i due bambini arrivarono vicino ad una casa di marzapane . Li viveva una strega molto anziana e molto furba . I bimbi decisero di entrare e la strega offrì loro da mangiare . Dopo alcuni anni i bambini divennero molto grassi , e la strega escogitò un piano Horror . Prese Hansel lo , lo rinchiuse in una stanza buia ; lo addormentò e lo mangiò piano piano : gli tagliò gli arti superiori e inferiori , la testa e lo finì ; schizzò sangue da tutte le parti ,e la strega lo bevve per cena . Mentre era in corso questa tortura , Gratel se ne stava rinchiusa in una stanza a mangiare e mangiare,diventando sempre più obesa . La strega quando un giorno le portò la cena, le diede una forchetta di plastica ,invece che di ferro;il giorno dopo ,quando le portò la colazione le disse:”Buongiorno cara!!Ti ho portato la colazione!Appena avrai finito ,mostrami il dito indice ;” Perchè la strega era quasi cieca e non vedeva bene. Allora Gratel prese la forchetta di plastica e le mostrò il manico,la strega disse:” O mio dio!!!! Qanto sei magra! Aspetta qui che ti porto il pre-pranzo e la pre-cena!! “ Allora questa storia andò avanti per quasi otto anni, finchè , dopo quasi esser diventata grande come la stanza , morì perchè il grasso di tutti quei cibi le si erano accumulati sul cuore, avendo un tragico infarto.

E così che finisce la favola di


Hansel e Gratel ( HORROR)


JACQUELINE MARCHETTINI

Cappuccetto Rosso e la sua fine

C'era una volta una bambina molto bella. Sua nonna le voleva tanto bene e sua mamma molto di più! Un giorno la mamma le fece un vestito rosso e tutti la chiamarono Cappuccetto Rosso perchè le stava a pennello.Un giorno la mamma le disse :<<Cappuccetto Rosso vuoi portare la focaccia,le medicine e il vino alla nonna che sta male?!Mi raccomando non andare nel bosco che c'è la strega!>> <<Si non ti preoccupare mamma >>disse Cappuccetto Rosso.
A un certo punto per strada vide dei fiori colorati, e, visto che a lei i fiori piacciono molto, decise di pienare il cestino di fiori colorati. A un certo punto sente un rumore pauroso e strano, alza gli occhi e vide che era nel bosco e gridò piangendo :<<Aiuto! Aiuto! Mi sono persa nel bosco!>> La strega la sentì e andò da lei e disse :<<Che ci fa una bambina sola nel bosco? >>Cappuccetto Rosso disse :<<mi sono persa per andare dalla nonna dall'altra parte del bosco!>>la strega rispose :<<So io la strada per andare dalla tua nonna ma te la dico a una condizione facciamo una gara: tu vai dalla stada più corta e io in quella più lunga così sarà pari!>>ma la strega non è così buona come sembra, anzi ha fatto andare Cappuccetto Rosso per la strada più lunga e sfaticante e piena di fiorellini mentre la strega in una strada corta con poche curve.La strega arriva a casa della nonna e entrò.La nonna dormiva allora la strega mise nella pentola a cuocere la nonna e la legò almeno cuoceva bene.Dopo che la strega ha mangiato la nonna arriva Cappuccetto Rosso, entra e vide che la nonna (la strega travestita da nonna ) fece finta di dormire e allora si addormentò anche lei. La strega la mangiò e si riaddormentò per finta. Ill cacciatore di streghe come sempre andò dalla nonna e entrò.La strega lo paralizzò e lo mise a cuocere, se lo mangiò e andò a casa sua soddisfatta. La mamma di Cappuccetto Rosso capì cosa era successo, andò dalla strega ma fece la stessa fine della nonna,di Cappuccetto Rosso e del cacciatore!
LORENZO RINALDINI


Cappuccetto Rosso e il lupo assassino


C'era una volta una bambina amata da tutti . Si chiamava Cappuccetto Rosso. Un giorno la sua mamma le disse di andare a portare il cestino pieno di frutta alla nonna , ma però raccomandandola di stare attenta al lupo e per questo gli diede un fucile.
Lei partì tranquilla con il suo fucile . A metà percorso sentì dei rumori e sparò a caso e purtroppo finì le munizioni non colpendo nulla. Ma qualcosa l' aveva sentita e era un lupo ma lei non l' aveva visto. Il lupo la seguì e capì che andava dalla nonna. Lui sapeva una strada più veloce e quindi la prese. Quando arrivò vicino la casa della nonna vide la porta aperta e quando entrò vide la nonna stesa sul pavimento con tutti i vestiti inzuppati di sangue e ad un certo punto vide un lupo che le chiuse la porta per non farla scappare e gli saltò addosso. Il lupo sbranò Cappuccetto Rosso. La nonna e Cappuccetto Rosso morirono e il lupo le loro ossa le mise vicino alla casa della mamma di Cappuccetto Rosso che quando uscì vide le ossa e svenne e il lupo la mangiò.
ALESSIO FORTINELLI


Tom e Jerry
In una piccola casetta  abitava una famiglia che era molto felice, loro avevano un gatto che si chiamava Tom. A Natale la famiglia fece l’albero e Tom  stava sereno nella sua cuccia vicino al fuoco. Qualche minuto dopo la famiglia va a fare i regali e così Tom rimane a casa da solo. Dopo qualche secondo Jerry esce dalla stanza e va in cucina per mangiare, però vedendo il gatto svegliarsi si nascose e quando uscì dal nascondiglio c’era Tom che mangiava e  Jerry con una padella lo colpì sulla testa e così scappò con il cibo e lo mise dentro la piccola casetta però visto che voleva altro cibo uscì dalla casetta ma c’era Tom che voleva mangiarlo e così si rincorsero per tutta la casa facendo cadere tutto quello che colpivano enel giro di venti minuti la casa era tutta in disordine e quando i padroni tornarono Tom e Jerry scapparono e si nascosero dentro l’armadio e quando li trovarono li picchiarono con una scopa 

Cesare Barni - Luciano Acununei

CENERENTOLA
C'ERA UNA VOLTA UNA BAMBINA CHE VIVEVA IN UNA CASA ENORME CON I SUOI RICCHI GENITORI . SI CHIAMAVA ELLA , ED ERA UNA RAGAZZINA VIVACE E DOLCE ED ERA SEMPRE GENTILE CON TUTTI , ALLORA PIACEVA A TUTTI . UN GIORNO SUA MADRE SI AMMALò E POCO DOPO MORì . UN ANNO E MEZZO PASSò , E IL PADRE RIPRESE MOGLIE . LA RAGAZZINA ERA MOLTO GENTILE CON LA SUA MATRIGNA , MA LA DONNA ERA MOLTO CRUDELE CON LA BAMBINA E LA TRATTò MOLTO MALE . LA SIGNORA AVEVA PORTATO CON LEI LE SUE DUE FIGLIE . ERANO MOLTO BRUTTE E CATTIVE , ED AVEVANO LA STESSA Età DI ELLA . GLI ANNI PASSARONO E LE DUE SORELLASTRE DIVENTARONO SEMPRE Più INVIDIOSE DI ELLA . LA RAGAZZA DIVENTAVA SEMBRE Più BELLA OGNI ANNO E LE DUE SORELLASTRE SEMPRE Più BRUTTE . UN GIORNO DISSERO A ELLA CHE DA QUELL' ORA AVREBBE DOVUTO LAVORARE IN CASA . LA VESTIRONO DI STRacci e lE fecero fARE TUTTI I LAVORI DOMESTICI.
UNA SERA ARRIVO UN POSTINO E DIEDE ALLA MATRIGNA UNA LETTERA . LO PORTò IN CASA , LO APRì E LO LESSE AD ALTA VOCE << CARE SIGNORE , VI INVITIAMO AL BALLO DEL PRINCIPE , CHE è ALLA RICERCA DI UNA MOGLIE , INIZIERà DOMANI SERA E DURERà PER TRE GIORNI.
ORLA BREWER



martedì 22 novembre 2016

Le nostre favole

                 IL GATTO E IL PASSEROTTO


            
                    

Un  giorno,molto tempo fa,in una villetta con giardino,abitava gatto con il suo padrone. Il gatto era nero e piccolo e si divertiva a giocare inseguendo gli uccelli. Un giorno il gatto trova nel giardino passerotto morto. Lo portò dal padrone che lo sgridò dicendo: -Brutto,cattivo,perché hai ucciso il passerotto?-Il gatto risponde:-Non sono stato io!-Ma il padrone non gli volle credere,allora il gatto gli chiese di seppellire il povero passerotto. Così l’uomo si accorse che il passerotto non era ferito,forse era morto per il freddo.
Allora chiese al suo gatto scusa.
La morale è questa:non bisogna mai fermarsi all'apparenza.


MIKE HU



                             IL  PASSERO E IL CORVO


Un passero e un corvo vi stavano riposando su un ramo di un albero.
Ad un certo punto,il corvo prese la parola e disse :-Ti ricordi quella volta che ti salvai dal lupo,tu non eri cosciente combattei per te amico mio.-Il passero riconoscente:-Già fratello-
Il corvo pochi minuti dopo:-Io devo andare amico mio si sta facendo tardi-,e volò via.
Un’oretta dopo,mentre il passerotto stava mangiando,arrivò una volpe che si chiamava Petegola e già dal nome si capiva che era una chiacchierona.
La volpe iniziò a parlare:-Ehi,ehi ho una notizia per te!-Il passero rispose:-Che cosa c’è?-La volpe allora replicò:-Quel giorno non ti salvò il corvo ma il serpente?!-Il passero stupito:-Cosa?Stai scherzando vero?-La volpe con voce tremante:-No non scherzo-,e la volpe se andò.
Il passero non dormì tutta la notte dallo stupore e dalla rabbia.
Il giorno dopo ritornò il corvo e disse:-Amico mio come va?- Il passero con molta rabbia:-Tu mi hai mentito!-Il corvo:-Ma di che cosa stai parlando?-Il passero allora:-Smetti di fingere lo sai di cosa sto parlando,tu con me hai chiuso-.
Morale:le bugie hanno le gambe corte

MATTIA CHIARELLO

Il coniglio e la lucertola.


C’erano una volta  un coniglio e una lucertola. Il coniglio era amato da tutti mentre la lucertola veniva disprezzata. Il coniglio la prendeva in giro:
-Io sono più bello di te!Tu sembri un cadavere!-Gli ripeteva ogni giorno. Allora un giorno la lucertola gli disse:-Forse non sarò bella,ma so fare tante cose,ed è per questo che mi porterai rispetto-.
-Quando vuoi io aspetto-disse con disprezzo il coniglio. Dopo un po’ di tempo la lucertola si rifece viva :
-Sono pronta –disse al coniglio.
-Allora,che cosa hai in mente di fare per vendicarti?!-disse il coniglio.
-Questo- la lucertola balzò da un luogo alto e,come per magia quando atterrò gli si staccò la coda,quest’ultima continuò ad agitarsi anche se staccata dal corpo. La coda ricrebbe subito.   Il coniglio rimase così stupefatto e impressionato che si dimenticò della sua bellezza e finalmente portò rispetto alla lucertola. Quella soddisfatta disse:
-Anche se all’inizio non si vedono ognuno di noi ha un’abilità ,che non va tralasciata.
Non ci si deve sentire più forti o belli degli altri quando ancora non si sa cosa sono in grado di fare


Francesco Bertoli

Il corvo e il passero.

Un corvo e un passero stavano parlando  su un ramo di un albero e ad un certo punto  il corvo disse:-anche io una volta avevo le piume colorate come le tue,però, un giorno, per mangiare  un pezzo di carne, sono andato su un fuoco e mi sono bruciato tutte le piume- Eil passero gli rispose:-Ma se ti sei bruciato,è impossibile che sei sopravvissuto!Amico mio, le bugie hanno le gambe corte-.


Francesco Pascale


IL CORVO E IL PASSEROTTO


C' ERA UNA VOLTA TANTO TEMPO FA IN UN BOSCO UN UCCELLINO MOLTO PICCOLO E CREDULONE .UN GIORNO ARRIVO' A CASA D EL PASSEROTTO UN
CORVO SCONOSCIUTO CHE COMINCIO' A DIRGLI UN SACCO DI BUGIE , FACENDO IL PREPOTENTE . L' UCCELLINO COME AL SOLITO CI CASCO'. AD UN CERTO PUNTO IL CORVO GLI DISSE CHE STAVA MOLTO MALE E LA MEDICINA PER LA SUA MALATTIA ERA AL POLO NORD , COSI' L'UCCELLINO , MOLTO SPAVENTATO SI MISE IN VIAGGIO . MENTRE VOLAVA INCONTRO' UN ORSO POLARE E L'UCCELLINO APPENA LO VIDE GLI ANDO' INCONTRO DICENDOGLI :”UN CORVO E' ENTRATO IN CASA MIA DICENDO CHE STAVA MALE E CHE LA MEDICINA PER LA SUA MALATTIA ERA AL POLO NORD , E VISTO CHE TU VIENI DA QUELLE PARTI, MI CHIEDEVO SE CONOSCEVI LA STRADA “. L'ORSO SBUFFANDO DISSE :” TU SEI TROPPO CREDULONE E QUELL' UCCELLO E' MOLTO PREPOTENTE. VIENI CON ME TI ACCOMPAGNO A CASA E TI PROMETTO CHE GLI DARO' UNA BELLA LEZIONE “. COSI' L'UCCELLINO SALI' SOPRA ALL'ORSO POLARE E SI DIRESSERO VERSO CASA DOVE C ' ERA IL CORVO DISTESO PER TERRA CHE FACEVA IL MORTO . L' ORSO RUGGI' COSI' FORTE DA SVEGLIARLO E IL CORVO APPENA LO VIDE SI ALZO' IN PIEDI E DISSE :” MA IO NON TI AVEVO DETTO DI PORTARMI AL POLO NORD MA MI DOVEVI PORTARE LA MEDICINA “ . MA L' ORSO STUFO DI SENTIRE QUELLE PAROLE LO PRESE PER IL COLLO E LO SBRANO' POI INSODDISFATTO DISSE :” QUESTO CORVO NON SOLO E' CATTIVO E PREPOTENTE , MA NON HA NEANCHE UN BUON SAPORE !”. 
CHI E' PREPOTENTE FINISCE MALE

Francesca Trentini



La Volpe “BLACK “ e il Lupo “BRAND”


Una volta  una volpe camminava tranquilla per il bosco  ed a un certo punto incontra un lupo. Si presentarono, la volpe disse :
“ Ciao sono Black la volpe “
Il lupo rispose :
“Ciao io sono Brand il lupo “
La volpe disse al lupo :
“Andiamo a dire bugie agli altri animali per procurarci cibo? “
Il lupo disse :
“Certo , andiamo !”
Black e Brand andarono in giro per il bosco prendendosi gioco degli altri animali, ma dopo qualche giorno li scoprirono.
Black disse agli altri animali:
“ La colpa è di Brand il lupo “
Ma gli alti non gli credettero e lo cacciarono dal bosco per sempre.

MORALE : LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE .

Lorenzo Colucci

LA VOLPE PREPOTENTE


Era una giornata come tutte le altre nel bosco delle meraviglie,il coniglietto Bunny era uscito da scuola e stava tornando a casa, ma ad un certo punto sbucò dal nulla una volpe che  disse:
“Che cosa ti è avanzato di merenda”. E il coniglio gli rispose:
“mi è avanzato un pezzo di carota”.
E allora la volpe prese il cibo e se ne andò. Il coniglio tornò a casa e spiegò tutto ai suoi genitori. Il giorno seguente il coniglio uscì da scuola, ma questa volta mangiò tutta la merenda, appena venne la volpe disse:
“CIAO, che cosa hai portato di buono oggi?”.Il coniglio” NIENTE”.
E allora la volpe gli disse che aveva una sorpresa per lui cioè voleva ucciderlo e il coniglio gli rispose:
“No!, cara volpe sono io ad avere una sorpresa per te!”. E allora uscirono da qualche cespuglio i genitori di Bunny che lo presero per l’orecchio e lo portarono a casa sua dove prese qualche ceffone.
“SE FAI IL PREPOTENTE PRIMA O POI NE SUBIRAI ANCHE TE!”

Emiliano Ambrogi


Il coniglio e la lucertola
C’era una volta un coniglio e una lucertola. Il coniglio si vantava che lui era più alto e la lucertola gli disse:” LA lucertola sarà piu piccola ma è molto forte!” Il coniglio non sapeva che dire, perché lui era stato sempre in gabbia  con il fieno e allora racconta una bugia. Dice che lui era molto più forte perchè aveva scalato una montagna e anche aveva lottato con una lepre,ma non era vero. Allora arriva un altro animale, un maialino e gli dice:”Che hai fatto tu nella tua vita?Il coniglio gli rispose: ”Io ho preso un legno e poi ci ho camminato sopra.”Dopo arriva la lucertola e racconta al maialino che a lei il coniglio aveva detto un’altra cosa, allora capiscono che ha detto una bugia. Allora si dice che le bugie hanno le gambe corte.


 LUDOVICO LOLLI

 IL CORVO E IL PASSEROTTO

Tempo fa in un bosco c’era un passerotto che ancora doveva imparare a volare. Mentre si esercitava un corvo molto vanitoso ed egocentrico vide questo passerotto su un ramo di un albero neanche tanto alto. Allora si avvicinò e gli disse :”Che ci fai lassù? Per caso non sai ancora volare?” E il passero, che aveva ormai 9 mesi, disse:”Cosa? No! Sono qui perché c’è un bel panorama.”
“Allora scendi, ti aspetto. Se non vieni quaggiù vuol dire che non sai volare .” Disse il corvo. Il passero ormai livido di rabbia per essere  stato umiliato si buttò in picchiata dal ramo ma , non sapendo volare, morì a causa della caduta e il corvo si fece beffe di lui e se ne andò. Ecco perché è meglio dire la verità se non ci vuoi rimettere le PENNE!!

Maria Fumi
Un coniglio e una lucertola
Un po’ di tempo fa un coniglio, vide una povera lucertola camminare in mezzo al prato e le disse:”Ma guardati, sei troppo piccola camminare in mezzo all’erba alta, vattene!” Ma la piccola lucertola fece finta di niente e se ne andò per la sua strada. Il coniglio disse tra sé e sé: “ Povera piccola illusa credi di poter camminare in mezzo all’erba alta, piccola com’è  non può fare niente !”
IL giorno seguente la lucertolina si mise di nuovo a camminare nell’erba alta, le piaceva camminare lì perché era tutto tranquillo e silenzioso. Ma l’unico problema era che quel coniglio era sempre lì in mezzo  alla sua strada, pronto a prenderla in giro per le sue dimensioni:” Uffa! E’ sempre lì ad aspettarmi per prendersi gioco di me, ora ci penso io”
Andò da lui tutta infuriata per dirgli:” Senti tu mi hai davvero stufato, non è che se io sono piccola vuol dire che non abbia qualità, anzi, chi è piccolo può fare molte cose che tu non ti immagini!” Il coniglio capì dell’errore che aveva fatto e le chiese scusa subito. Fatta la pace il coniglio imparò la lezione, che sotto valutare le persone è una cosa ingiusta!

Nadia Aly


IL CONIGLIO E LA LUCERTOLA

 C’era una volta un coniglio che adorava arrampicarsi sugli alberi. Era sempre molto vivace e  energetico. Un giorno splendente di primavera il coniglio si era messo ad arrampicarsi su un albero molto antico e alto qualche centinaia di metri. Il coniglio continuò a salire giorno e notte, senza pause. Due giorni dopo, arrivò alla cima e da lassù,sembrava di vedere tutto il mondo. Si sedette sopra ad un ramo e guardò in giro, incantato. Pochi secondi dopo sentì una voce << Che ci fai qui ? >> la voce proveniva da la sua testa. il coniglio si alzò di soprasalto . << Scusa, non volevo disturbarti >> la lucertola sorrideva << che bel coniglietto, però più bello di me non sei >> la lucertola 
Orla Brewer



DUE ANIMALI SI INCONTRANO IN UN BOSCO
UNO DEI DUE SI COMPORTA DA PREPOTENTE

Un giorno una puzzola e un cervo si incontrarono in un bosco.
Appena il cervo vide la piccola puzzola fece un salto indietro e si mise a urlare e poi disse:
-Tu sei un animale odioso che tutti detestano perchè con il tuo odoraccio rovini l'aria che tutti gli animali respirano!-.
La povera puzzola si dispiacque molto nel sentire le parole del cervo così rispose:-Non è affatto giusto!Non è colpa mia se emano un cattivo odore!E' la mia natura e non posso di certo cambiarla!!!-.Il cervo si arrabbiò e con un calcio la scaraventò dentro ad un lago.
Un giorno il cervo stava passeggiando vicino ad un pascolo di mucche e ad un tratto inciampò in una radice di un albero e finì in una montagna di feci.
Appena la puzzola lo vide andò verso di lui e disse:-Hai visto!?Ora non sono solo io a emanare un cattivo odore e a rovinare l'aria che tutti gli animali respirano!-
Così il cervo se ne andò per poi non tornare mai più.
La morale della favola è che non si giudicano le persone diverse da te.

Sofia Meconcelli


C'era una volta una lepre che si credeva la più veloce della foresta,così un giorno mentre si vantava con un suo amico arrivava una lucertola e gli disse :<<hey lepre,smetti di vantarti soltanto perché sei veloce!>>La lepre disse:<<Quindi vuoi dirmi che vuoi fare una gara?>>La lucertola disse:
<<Si,ti voglio sfidare!>>.Il giorno seguente questi due animali si sfidarono in una corsa,il passerotto disse:<<Tre!Due!Uno!VIA!!!!!>>I due animali partirono e la lepre era in vantaggio,dopo iniziata la gara la lucertola cascò però la lepre continuò a correre,quando era davanti al traguardo era stanca si addormentò,la lucertola era lontana dall'arrivo non facendola con le gambe iniziò a rotolare finché arrivò davanti alla riga dell'arrivo così svegliò la lepre, ma ormai la lucertola aveva vinto ,la lucertola gli disse:
<<Visto che anche gli animali più lenti di te ti possono battere>>.

Cesare Barni

 
C'era una volta un coniglio e una lucertola.Il coniglio si vantava sempre e diceva:<<Io sono la più forte di tutti e la più veloce>>.La lucertola non la ascoltava. Dopo tanti giorni che il coniglio non la lasciava in pace,decise di sfidarla:<<Ti voglio sfidare>>disse la lucertola e il coniglio:<<Vabbene,vediamo chi è il più forte>>Incominciarono con una serie di pugni,perché volevano vedere chi resisteva di più,poi gli addominali,per vedere chi si stancava prima e alla fine una corsa,per vedere chi era più veloce.In tutto questo la lucertola vinse,e il coniglio gli porse le sue scuse :<<Vi porgo le mie scuse per essere stato così sciocco>>e la lucertola disse:<<Vabbè non fa niente e così fecero la pace.Così chi si vanta troppo,alla fine rimane fregato.

Ayoub Jelassi